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Ansia e Stress

ANSIA E STRESS

L'Ansia e lo Stress
Cos'è l'Ansia e a che cosa serve?


L'ansia è quel processo psichico attraverso il quale l'individuo reagisce a stimoli esterni di pericolo, attivando risposte che coinvolgono sia il soma che la psiche.

Il corpo, con una serie di reazioni fisiologiche, tende a difendere la propria persona (tachicardia, aumento della pressione sanguigna e della respirazione), mentre la psiche cerca di elaborare delle possibili strategie per sottrarsi al pericolo con il minor danno possibile.

Oltre a segnalare la presenza del pericolo, il ruolo dell'ansia è anche quello di predisporre il soggetto a due modalità di comportamenti: la fuga (o evitamento della situazione); e l'attacco (o aggressione).

Il confine tra ansia normale e  ansia patologica è spesso difficile, ciò che appare fondamentale è l'adeguatezza della reazione alla situazione scatenante e  la risoluzione (la durata del disagio).

L'ansia è quello stato emotivo, spesso doloroso, caratterizzato dal presentimento di un pericolo imminente ed inevitabile; da inquietudine; dall'attesa che insorge in assenza di un pericolo reale ed un senso di incertezza e di inadeguatezza.

La sua funzione appare fondamentale perchè ha lo scopo di segnalare all'Io la presenza di sentimenti, emozioni o eventi che necessitano di  attenzione e di una maggiore mobilitazione di meccanismi di difesa, per ripristinare l'equilibrio nel soggetto.


Che cos'è lo Stress?


Lo stress è la risposta non specifica dell'organismo ad ogni richiesta effettuata ad esso.  Gli agenti stressanti possono essere esterni, come il caldo, il freddo, gli sforzi muscolari, un matrimonio, un trasloco o un cambiamento lavorativo; interni, esistenziali ad esempio un lutto, una separazione.  

Ciò che sembra rilevante è la reazione emotiva agli agenti stressanti e soprattutto la valutazione cognitiva del significato dello stimolo che il soggetto gli attribuisce.

In conclusione sia l'ansia, sia lo stress rappresentano delle reazioni, più o meno adattive, all'ambiente. Esse diventano disfunzionali, per una persona, nel momento in cui  più eventi concomitanti si incontrano con un assetto psicologico vulnerabile, con poche energie disponibili. La presenza di una rete sociale forte può alleviare e contenere le intense emozioni provate dal soggetto.

Ma allora cosa fare per ritrovare quell'equilibrio, perso o vacillante da sempre?

E' possibile migliorare la qualità della propria vita restituendo un significato "altro" agli accadimenti e alle reazioni inadeguate del nostro funzionamento mentale.  

Avere il coraggio di affrontare i propri limiti, le paure e le nostre debolezze ci rende attori del possibile cambiamento e miglioramento delle nostre relazioni affettive e lavorative.  


Cosa può fare lo Psicologo?


Può fare molto, ma solo se sussiste nel soggetto una vera motivazione ed una comunicazione autentica, prerequisiti che rendono possibile il cambiamento.

Aut.sanit.n°66 del 21-05-2003
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