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Dipendenza nelle Relazioni

DIPENDENZA NELLE RELAZIONI

La Dipendenza nelle Relazioni


Una indipendenza autentica poggia sulla capacità di dipendere; quindi più che parlare di una polarità dipendenza-indipendenza sarebbe meglio parlare di un continuum dipendenza sana-patologica o sicura-insicura, definendo insicure le forme eccessive di dipendenza o in senso controfobico di indipendenza. La riflessione clinica sulla dipendenza va calata nella dimensione relazionale: da una ricerca disperata dell'altro, visto come regolatore unico de Sé, a una fuga atterrita dall'altro, visto come minaccia alla propria integrità.

Esiste una connessione tra attaccamento e dipendenza, anche se sembra più opportuno riferire il primo a un comportamento primario teso alla ricerca e al mantenimento della prossimità con una figura preferenziale, di solito percepita come più competente; e la seconda, la dipendenza, si può riferire a un atteggiamento derivato dal bisogno di attaccamento , che può non essere diretto verso un soggetto specifico e che si esprime attraverso atteggiamenti generalizzati e mirati a evocare assistenza, guida e approvazione.   

Oggi la psicoanalisi ha spostato la riflessione sul significato dell'uso dell'oggetto e su una concezione di maturità come capacità di scegliere oggetti adeguati dai quali è possibile dipendere, ovviamente con forme e intensità diverse a seconda della fase di sviluppo.  

"Le esperienze di essere insieme sono fondate su una crescente coscienza di differenza, su un senso di intimità vissuto come qualcosa che avviene tra noi due. E' precisamente perchè l'io e l'altro non sono uno, che le esperienze di fusione hanno un così intenso impatto emotivo. Il fatto che l'altro sia all'esterno ci fa sentire che si è nutriti davvero, nutriti da fuori, invece di dover provvedere da sè a ogni cosa".

La reazione di controdipendenza nelle relazioni affettive ed interpersonali è una modalità per mantenere una "distanza di sicurezza" in quelle relazione sentite come molto intime e che attivano aspetti di dipendenza vissuti come minaccia. Durante l'adolescenza la controdipendenza è funzionale allo sganciamento dalla dipendenza dai modelli genitoriali per ricercare una propria identità autonoma e separata, attraverso riferimenti "altri" dai soli genitori.

Va detto che lo stile difensivo dipendente è caratterizzato da un uso massiccio della negazione. I soggetti dipendenti tendono a smussare i conflitti negando in se stessi la presenza di quegli impulsi ostili che, se espressi, costituirebbero un pericolo per il mantenimento del proprio ruolo di sottomessi e dei rapporto retti da questo ruolo. La svalutazione del Sé può però alternarsi a momentanee trasgressioni a fini espiatori.

La scelta del partner può non essere una scelta libera; essa può essere dettata dalla paura di restare soli e quindi prescindere dalle caratteristiche della persona scelta, prefigurando la possibilità di un fallimento relazionale poiché basato su presupposti "altri" da quelli necessari per costruire un progetto comune, non finalizzato all' evitamento della paura di restare soli.

Il lavoro di psicoterapia aiuta notevolmente la persona con aspetti di dipendente nelle relazioni  a svincolarsi dall'altro sentito come agente di cure, e trovare una propria autonomia che permette di poter effettuare delle scelte affettive libere e aperte alla reciprocità e ad un rapporto di simmetria. Inoltre, la possibilità di riconoscere e sperimentare gli aspetti aggressivi  e di manifestarli all'interno della relazione di coppia senza il timore di perdere l'oggetto di amore-accudimento, significa appropriarsi di quella quota di energia pulsionale necessaria per dare vigore al rapporto e restituire una maggiore autostima.

Aut.sanit.n°66 del 21-05-2003
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